Inclusione

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Direttiva miur

L’indicazione degli strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e dell’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica trova la propria collocazione normativa nella prima direttiva miur del 27 dicembre 2012, emanata per dare organicità alle azioni attuate dalle scuole per andare incontro alle esigenze formative degli alunni svantaggiati, nell’ottica di una maggiore “inclusione” scolastica.

L’innovazione fortemente sostenuta dal ministero insiste, infatti, sulla necessità di intraprendere un percorso che sia in grado di andare in modo definitivo oltre la semplice “integrazione” scolastica, oltre la coabitazione tra alunni normo-tipici e con bisogni ed esigenze “speciali”.

Cm n° 8 del 6/3/2013

In seguito, con la circolare n. 8 del 6 marzo 2013 e la nota del 22 novembre dello stesso anno, il miurha fornito ulteriori chiarimenti alle istituzioni scolastiche, insistendo sulla nozione d’inclusione che, pur riferendosi a disturbi e/o disabilità riconducibili alle leggi 104/92 e 170/10, si apre ad una casistica estremamente variegata e complessa, quale quella evidenziata appunto dai bisogni educativi speciali (bes).

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Legge107/2015

La stessa riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (legge 13 luglio 2015, n. 107) prevede “il potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali, predisponendo percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari e educativi delterritorio...”

D.lvo n. 66/17

“Norme per la promozione dell'inclusione scolastica deglistudenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107.

Infine, il recentel.lvo 66/17, all’art. 1 (Principi e finalità), chiarisce che “l'inclusione scolastica:

  • riguarda le bambine e i bambini, lealunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti, risponde ai differenti bisogni educativi e si realizza attraverso strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno nel rispetto del diritto all'autodeterminazionee all'accomodamento ragionevole, nella prospettiva della migliore qualità divita;
  • si realizza nell’identità culturale, educativa, progettuale, nell'organizzazione e nel curricolo delle istituzioni scolastiche, nonché attraverso la definizione e la condivisione del progetto individuale fra scuole, famiglie e altri soggetti, pubblici e privati, operanti sulterritorio;c)è impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica le quali, nell'ambito degli specificiruoli e responsabilità, concorrono ad assicurare il successo formativo delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti”.
Allegati

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