
L'alternanza Scuola-Lavoro Linee guida
I percorsi PCTO per essere efficaci richiedono un’ accurata attività di progettazione, gestione e va-lutazione
da impostare in maniera flessibile e resa funzionale ai seguenti fattori:
- contesto territoriale in cui si colloca l’istituto;
- scelte generali della scuola (presenti nel PTOF), in particolare alle priorità relative alle com-petenze trasversali
da promuovere e in continuo raccordo con le azioni di orientamento;
- diversa natura e tipologia degli indirizzi di studio (licei, istituti tecnici e istituti professiona-li) data anche
la varietà del monte ore minimo e la possibilità di attuare i percorsi con moda-lità differenti ed integrate;
I PCTO possono, infatti, mettere in grado lo studente di acquisire o potenziare, in stretto raccordo con i risultati di
apprendimento, le competenze tipiche dell’indirizzo di studi prescelto e le compe-tenze trasversali, per un consapevole
orientamento al mondo del lavoro e/o alla prosecuzione degli studi nella formazione superiore, anche non accademica.
Tutte le attività condotte in PCTO, siano esse condotte in contesti organizzativi e professionali, in aula, in laboratorio,
o in forme simulate, devono essere finalizzate principalmente a questo scopo.
In particolare, la scelta della forma organizzativa di questi percorsi può essere legata all’indirizzo di studi e alla
realtà territoriale. In una stessa scuola possono poi coesistere varie forme organizzative deliberate dal Collegio dei
Docenti e dal Consiglio di Classe. All’interno di uno stesso gruppo clas-se possono, inoltre, essere attivati vari
percorsi formativi rispondenti alle realtà personali degli stu-denti, nell’ottica della personalizzazione dei percorsi formativi.
I PCTO non sono, comunque, esperienze isolate collocate in un particolare momento del curriculo, ma sono progettati in una
prospettiva pluriennale13, coerente con quanto previsto nel Piano Trien-nale dell’Offerta Formativa dell’istituzione scolastica.
Essi possono prevedere una pluralità di tipo-logie di collaborazione con enti pubblici e privati, anche del terzo settore,
nonché con il mondo del lavoro (incontro con esperti, visite aziendali, ricerca sul campo, simulazione di impresa, project-work
in e con l’impresa, tirocini, progetti di imprenditorialità, ecc.) in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o
all’estero, in un processo graduale articolato in varie fasi.
La progettazione dei PCTO deve contemperare:
1. la dimensione curriculare;
2. la dimensione esperienziale;
3. la dimensione orientativa.
Le tre dimensioni sono integrate in un percorso unitario che miri allo sviluppo di competenze sia trasversali che
tecnico-professionali, utili allo studente negli studi e nelle scelte di vita, spendibili nel mondo del lavoro e dell’eventuale
formazione superiore. In particolare, le scuole progettano percorsi personalizzati allo sviluppo di specifiche competenze
trasversali (cfr. par. 3), individuate quali traguardi formativi, in modo da contribuire ad orientare i giovani nelle scelte
successive al conseguimento del diploma quinquennale, anche sviluppando capacità di autovalutazione delle pro-prie attitudini
e aspettative. In tale prospettiva è importante che l’esperienza del percorso si fondi su un sistema organico di orientamento
che, a partire dalle caratteristiche degli studenti, li accompa-gni gradualmente al pieno sviluppo delle proprie potenzialità.
In tutti gli indirizzi di studi, i PCTO possono arricchirsi di attività e visite aziendali, preparate con esperti esterni provenienti
dal mondo del lavoro, finalizzate anche all’approfondimento di aspetti di carattere normativo (sicurezza sul lavoro, diritto del lavoro,
sicurezza ambientale, ecc.), organizza-tivo (organizzazione aziendale, gestione della qualità) e sociale (capacità di lavorare in gruppo,
ge-stione delle relazioni, partecipazione, ecc.). Infine, la modalità transnazionale, già prevista dalla Legge 107/2015, può essere vista
come mezzo adeguato attraverso cui gli studenti possono potenziare il proprio sviluppo culturale e linguistico, nonché avere una visione
globale della società. Se si assume la flessibilità nell’organizzazione dei percorsi come criterio guida operativo, è possibi-le prefigurare
una scelta tra più modelli e/o attività. In appendice si propongono, a mero scopo esemplificativo, le schede illustrative riguardanti modalità
quali Impresa Formativa Simulata, Im-presa in azione e Service learning, che possono orientare le scelte delle scuole in ordine alla
realiz-zazione delle attività legate ai percorsi.
Regolamenti e Legilsazione

La carta dei diritti e doveri
la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro serve allo scopo di dare ai medesimi studenti l’opportunità di conoscere ambiti professionali, contesti lavorativi e della ricerca, utili a conseguire e integrare le competenze curriculari, al fine di motivarli e orientarli a scelte consapevoli, nella prospettiva della prosecuzione degli studi o dell’ingresso nel mondo del lavoro.

Linee guida
Le Linee guida stabiliscono un quadro di riferimento per la costruzione e il rafforzamento delle competenze trasversali di base, delle specifiche competenze orientative indispensabili per la va-lorizzazione della persona e della capacità di poter effettuare scelte consapevoli e appropriate lungo tutto l’arco della vita. Cambia, quindi, la cultura dell’orientamento e muta l’approccio tradizionale basato sull’informazione, spesso delegata a operatori ed esperti esterni, a favore della formazione attraverso percorsi esperienziali centrati sull’apprendimento autonomo, anche in contesto non formale.