
L'alternanza Scuola-Lavoro
Articolo 1
(Finalità)
1. Il presente regolamento definisce la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza
scuola-lavoro (d’ora in avanti denominata alternanza), allo scopo di dare ai medesimi
studenti l’opportunità di conoscere ambiti professionali, contesti lavorativi e della ricerca,
utili a conseguire e integrare le competenze curriculari, al fine di motivarli e orientarli a
scelte consapevoli, nella prospettiva della prosecuzione degli studi o dell’ingresso nel
mondo del lavoro.
2. Il presente regolamento definisce, altresì, le modalità di applicazione agli studenti in regime
di alternanza scuola-lavoro delle disposizioni in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive
modificazioni.
Articolo 2
(Destinatari)
1. Il presente regolamento si applica agli studenti degli istituti tecnici e professionali, nonché
dei licei, impegnati nei percorsi di alternanza negli ultimi tre anni del percorso di studi.
2. Nel rispetto delle competenze legislative e amministrative attribuite alle Regioni ed alle
Province autonome di Trento e Bolzano, il presente regolamento si applica anche agli
studenti dei percorsi di istruzione e formazione professionale, erogati in regime di
sussidiarietà dagli istituti professionali di Stato, impegnati nei percorsi di alternanza.
Articolo 3
(Modalità di svolgimento dell’alternanza)
1. I percorsi di alternanza sono parte integrante e coerente del percorso di studi.
2. I percorsi di alternanza, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile
2005, n. 77, e successive modificazioni, sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la
responsabilità dell’istituzione scolastica, sulla base di apposite convenzioni con le strutture
ospitanti, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio,
industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo
settore, o con gli ordini professionali, ovvero con i musei e gli altri istituti pubblici e privati
operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con
enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione
sportiva riconosciuti dal CONI, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di
apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di
lavoro.
3. I percorsi di alternanza sono inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa predisposto
dall’istituzione scolastica e nel Patto Educativo di corresponsabilità e sono co-progettati con
il soggetto ospitante.
4. L’alternanza può essere svolta anche durante la sospensione delle attività didattiche,
secondo il percorso formativo personalizzato e con le modalità di verifica ivi stabilite,
nonché con la modalità dell’impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza può essere
realizzato anche all’estero secondo le modalità stabilite dalle istituzioni scolastiche
nell’ambito della loro autonomia.
5. La durata delle attività giornaliere svolte in regime di alternanza non può superare l’orario
indicato nella convenzione stipulata tra l’istituzione scolastica e la struttura ospitante, da
definirsi nel rispetto della normativa vigente.
6. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio, destinano
specifiche risorse alle attività di progettazione dei percorsi in alternanza, anche avvalendosi
di quanto assegnato ai sensi dell’articolo 1, comma 39, della legge 13 luglio 2015, n. 107.
Regolamenti e Legilsazione

La carta dei diritti e doveri
la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro serve allo scopo di dare ai medesimi studenti l’opportunità di conoscere ambiti professionali, contesti lavorativi e della ricerca, utili a conseguire e integrare le competenze curriculari, al fine di motivarli e orientarli a scelte consapevoli, nella prospettiva della prosecuzione degli studi o dell’ingresso nel mondo del lavoro.

Linee guida
Le Linee guida stabiliscono un quadro di riferimento per la costruzione e il rafforzamento delle competenze trasversali di base, delle specifiche competenze orientative indispensabili per la va-lorizzazione della persona e della capacità di poter effettuare scelte consapevoli e appropriate lungo tutto l’arco della vita. Cambia, quindi, la cultura dell’orientamento e muta l’approccio tradizionale basato sull’informazione, spesso delegata a operatori ed esperti esterni, a favore della formazione attraverso percorsi esperienziali centrati sull’apprendimento autonomo, anche in contesto non formale.